La scelta dell’intermediario finanziario è la prima fase del percorso consulenziale privo di CONFLITTO DI INTERESSI che si sviluppa nei confronti dei nostri clienti siano essi risparmiatori privati che aziende ed Enti pubblici.
La scelta di un intermediario piuttosto che un altro non può essere affidata a criteri univoci ma è il risultato di un mix di fattori sia di tipo quantitativo (costi e condizioni bancarie), che tipicamente qualitativi e oggettivi (bontà della piattaforma di trading – rapporti con il personale della banca, ecc.).
Lo Studio valuta le varianti e consiglia il Cliente su tre alternative possibili:
- Mantenere il rapporto con la sua banca;
- Sostituire l’intermediario qualora ricorressero le necessità;
- Valutare la possibilità di optare per più interlocutori finanziari.
Ad ogni modo la scelta si basa su tre criteri che possiamo sintetizzare in: Bail-in, Costi e Condizioni, Quantità e Qualità dei prodotti e servizi offerti.
Bail-In
Dal 2007 anno dell’inizio delle grandi crisi finanziarie e bancarie, la stabilità del sistema finanziario internazionale ha assunto un ruolo fondamentale negli obiettivi dei Governi, delle Banche Centrali, dei Controllori dei mercati finanziari e delle altre Istituzioni internazionali (FMI – BEI – OCSE). In questi anni di crisi è cambiato quel PARADIGMA che vedeva LA BANCA come forte, indissolubile e sinonimo di sicurezza per i depositanti.
Negli anni delle grandi crisi finanziarie il compito di salvare gli Istituti di Credito pericolanti è stato di competenza degli Stati (BAIL-OUT). Dal 1/1/2017 siamo in regime di BAIL-IN vale a dire quella direttiva che vede non più gli Stati, ma gli azionisti, gli obbligazionisti subordinati, e i correntisti oltre i 100.000 Euro, a rispondere con il proprio patrimonio al fallimento dell’intermediario.
Lo Studio, grazie anche ai suoi Services Providers, valuta in base a criteri analitici l’affidabilità dell’istituto e soprattutto ne monitora nel tempo gli andamenti, così da attivare tempestivamente qualsiasi misura atta a evitare eventuali situazioni di pericolo o comunque di incagli nella operatività di risparmio e/o in quella aziendale.
Costi e Condizioni
Si fa riferimento a tutti quei costi che riguardano sia l’operatività bancaria ordinaria:
- Costi dei canoni di c/c
- Costi dei mezzi di pagamento come carte di credito, bancomat, bonifici ecc,
ma assume un ruolo importanza i costi per quanto riguarda l’operatività in titoli come:
- Costi del Deposito titoli
- Costi di negoziazione
- Costi dei prodotti di risparmio gestito
Per quanto riguarda le imprese si fa riferimento a tutti quei costi che riguardano gli strumenti di finanziamento e breve, medio e lungo periodo.
In questa area LO STUDIO DI LORENZO interloquisce con l’intermediario e rende attuabile un’offerta alle migliori condizioni, disponendo nei propri database degli elementi contrattuali della maggior parte dell’offerta bancaria presente sul mercato.
Qualità e Quantità dei prodotti e servizi offerti
La scelta dell’intermediario si basa inoltre anche sulla qualità dei servizi offerti e dal ventaglio di possibilità che si offre in base a esigenze specifiche.
QUALITÀ – per quanto riguarda i servizi retail si fa riferimento ad alcuni servizi sia che riguardano la parte relativa all’operatività bancaria tradizionale (bancomat, carte di credito e altri servizi di pagamento e di conto corrente) che a quelle relative ai servizi digitali via INTERNET e di CALL CENTER.
Particolare riguardo lo Studio riserva ai servizi di HOME BANKING visto che ormai la maggior parte dell’operatività sia private che aziendale avviene con questo strumento:
- HOME BANKING per le operazioni aziendali. Più che accattivante la piattaforma deve rispondere a requisiti di efficienza e immediatezza, poco costosa e user friendly.
- PIATTAFORMA DI TRADING per le operazioni in titoli. Non servono piattaforme particolarmente avanzate con strumenti di analisi, piuttosto lo strumento deve consentire la negoziabilità su più mercati e la ricerca sulla maggior parte dei mercati sia azionari che obbligazionari, deve essere veloce e immediata.
QUANTITÀ – per quanto riguarda l’area retail meglio se l’intermediario offre un’ampia offerta di prodotti del risparmio gestito (Fondi e Sicav) e non si limita a quelli della propria Società di Gestione. Stesso discorso vale l’attività bancaria con strumenti di finanziamento del circolante e/o a lungo termine quanto più variegata possibile.